La frana si è verificata intorno alle 21.30 durante un violento temporale. Diverse rocce si sono staccate dal Pizzo Cengalo, ha riferito nella notte il comune di Bregaglia.
In seguito allo scoscendimento, la colata ha attraversato la Val Bondasca raggiungendo il bacino di contenimento di Bondo, ha riempito quest'ultimo e ricoperto la nuova strada cantonale nonché il letto del fiume Maira. Secondo il comune, lo smottamento ha colpito pure la vecchia strada cantonale, bloccando così l'accesso alla valle.
Anche altri villaggi situati a una decina di minuti a piedi da Bondo sono stati coinvolti dalla frana. La località di Promontogno è rimasta senza corrente elettrica. Nel villaggio di Spino sono state danneggiate diverse case e gli abitanti hanno dovuto essere sfollati. Due persone anziane, bloccate in un edificio, sono state soccorse dalla Rega.
A Promontogno, Sottoponte e Bondo alcune abitazioni sono state completamente distrutte.
Non si registrano feriti, ha riferito all'ats il portavoce del comune di Bregaglia Christian Gartmann. La vastità dell'evento non è ancora definibile con precisione ma secondo Gartmann è "rilevante".
Prima della frana c’è stato un forte temporale e varie cadute sassi dal Piz Cengalo. Erano al lavoro una cinquantina di specialisti di diversi settori cantonali e comunali, specialisti di montagna dell’esercito svizzero, della protezione civile, dei pompieri di Bregaglia, della polizia cantonale delle officine idroelettriche della città di Zurgio (ewz).
Nelle prime ore della mattina, un’altra frana è finita sulla strada cantonale dell’Maloja (H3) fra Vicosoprano e Casaccia, bloccando la carreggiata per qualche centinaia di metri e provocando la chiusura della strada.