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Spino e Sottoponte non saranno abitabili per almeno due mesi
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ATTUALITÀ
Spino e Sottoponte non saranno abitabili per almeno due mesi
Pubblicato il: 9/4/2017
            


Un articolo di Comune di Bregaglia

Le frazioni di Spino e Sottoponte sono state assegnate, in base al piano di evacuazione attuale, alla cosidetta „zona rossa“. Così è stato pubblicato lunedì dal Comune di Bregaglia. Questo significa che queste aree sono acutamente in pericolo in caso di altre colate di fango e sassi. Gli edifici restano probabilmente per due o più mesi inabitabili.

 

„Già una prossima colata potrebbe mettere acutamente in pericolo le aree blu e rosse“ ha dichiarato ai media a Promontogno Martin Keiser dell’Ufficio foreste e pericoli naturali GR. Prima che queste zone possano essere rese abitabili, è necessario prendere ampie misure di sicurezza. Il bacino di ritenzione e il letto del fiume Maira devono essere svuotati così da poter far posto ad altre grosse quantità di materiale e riportare il letto del fiume Maira al suo livello originale.

„Oggi ho dovuto informare gli abitanti di Spino e Sottoponte che per almeno due mesi non potranno far ritorno alle loro case“ ha spiegato il sindaco Anna Giacometti. Anche edifici nella zona blu, i quali sono già sommersi dalla piena, e nella zona rossa di Bondo saranno abitabili al più presto fra due mesi. „Per gli abitanti è una cosa grave, ma faremo tutto il possibile per aiutarli e sostenerli in questa difficile situazione“ ha detto Anna Giacometti. Nella giornata di mercoledì gli abitanti di Spino e Sottoponte avranno la possibilità di accedere, accompagnati, alle proprie case. Domani martedì riceveranno informazioni più dettagliate.

Il capoprogetto per i lavori di ripristino, Gian Cla Feuerstein, dell’Ufficio foreste e pericoli naturali GR ha spiegato lo stato attuale dei lavori. Accanto ai lavori di messa in sicurezza dall’erosione della Maira della vecchia strada cantonale, è in atto lo sgombero del ponte sulla nuova strada cantonale, la quale servirà da accesso al cantiere e al deposito di materiale. „Solo a questo punto si potrà iniziare con i lavori di sgombero del bacino di ritenzione. Visto che l’ultima colata ha portato nuovamente molto materiale, i lavori di sgombero dureranno, nel migliore dei casi, almeno due mesi“. Per gli abitanti l’accesso a Bondo è possibile al più presto a partire da giovedì, dato che sono ancora al lavoro diversi grossi macchinari.

„Appena gli edifici nella zona blu e rossa saranno sicuri dal punto di vista statico, gli abitanti potranno accedere, sempre accompagnati dagli addetti“ ha dichiarato Martin Bühler dell’Ufficio militare e protezione civile GR, il quale dirige e coordina gli eventi nello stato maggiore comunale. „Per ragioni di sicurezza la zona blu e rossa deve poter essere evacuata in ogni momento entro quattro minuti. Ciò a condizione che ci sia luce diurna e una buona vista verso la zona del Pizzo Cengalo e verso la Val Bondasca.

Fino a nuovo avviso per Bondo, Spino e Sottoponte manca anche l’energia elettrica e l’approvvigionamento idrico. Pure fino a nuovo avviso la rete fissa di telefonia non può essere garantita in certe parti di Promontogno, Bondo, Spino e Sottoponte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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