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Repower rinuncia ai dividendi
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ATTUALITÀ
Repower rinuncia ai dividendi
Pubblicato il: 5/12/2016
            


Un articolo di Repower

La 112a Assemblea generale di Repower AG, svoltasi giovedì 12 maggio 2016 a Landquart, ha
approvato il rapporto di gestione, il bilancio e il bilancio consolidato per l’esercizio 2015, ha
dato discarico al Consiglio d’Amministrazione e ha preso atto dei rapporti di revisione. Come
l’anno scorso, in virtù dei risultati conseguiti nel 2015 e di un contesto di mercato che permane
difficile, si rinuncia al versamento di un dividendo. L’Assemblea generale ha approvato la
richiesta di convertire le azioni al portatore e i buoni di partecipazione in azioni nominative
uniche.


Su richiesta degli azionisti di maggioranza, il Consiglio d’Amministrazione ha proposto all’Assemblea generale di ridurre il numero dei propri membri da 12 a 8. Roger Vetsch, la dott. Myriam Meyer Stutz, Domenico De Luca e Peter Molinari non rinnovano la propria candidatura. Quali membri del Consiglio d’Amministrazione sono stati riconfermati il dott. Eduard Rikli, il dott. Manfred Thumann, il dott. Martin Schmid, il dott. Rudolf Huber, Placi Berther, Claudio Lardi, Rolf W. Mathis e Gerhard Jochum. L’Assemblea generale ha inoltre confermato la nomina di Ernst & Young come società di revisione per un ulteriore mandato di un anno e ha approvato la relazione sulle retribuzioni per l’esercizio 2015 con uno scrutinio consultivo.
Nell’ambito del riposizionamento strategico di Repower comunicato in dicembre, l’Assemblea
generale ha votato a favore della conversione delle azioni al portatore e dei buoni di partecipazione
con un valore nominale di 1 CHF ciascuno in un rapporto 1:1, trasformando tutti i titoli in azioni
nominative di 1 CHF. Gli statuti sono stati opportunamente aggiornati e la data fissata per la
conversione è il 23 maggio 2016.
Poiché dal 29 aprile 2016 i titoli Repower non sono più quotati allo SIX Swiss Exchange e a decorrere da quella data vengono contrattati al di fuori della borsa, per la società non si applicano più le direttive dell’«Ordinanza contro le retribuzioni abusive nelle società anonime quotate in borsa
(OReSA)». Le relative disposizioni sono state stralciate dagli statuti di Repower. Inoltre, per fini di semplicità, il «Foglio ufficiale svizzero di commercio» è stato designato dall’Assemblea generale
come unico organo di pubblicazione ufficiale.


Dott. Eduard Rikli: «Energia idroelettrica prodotta al di sotto del proprio valore…»
Il Presidente del Consiglio d’Amministrazione dott. Eduard Rikli ha aperto l’Assemblea generale
gettando uno sguardo critico sulla trasformazione in atto nei mercati energetici. Si è soffermato sui
margini di guadagno sempre più ridotti e sulle condizioni quadro che permangono difficili e che si
ripercuotono soprattutto sul settore idroelettrico: «L’energia idroelettrica svizzera non viene
soltanto venduta sottocosto, ma anche e soprattutto al di sotto del proprio valore...». Rikli ha
aggiunto: «Tutti vorrebbero puntare sulle energie rinnovabili ma la fonte di produzione più
affidabile, vale a dire l’idroelettrico, continua a essere messa in disparte». Il dott. Eduard Rikli ha
affermato che Repower non vuole in nessun caso lasciarsi scoraggiare dalla difficile situazione di
questi anni e non intende semplicemente aspettare tempi migliori. Al contrario, con le annunciate
modifiche alla strategia e la graduale trasformazione in azienda di servizi energetici, il Gruppo sta
creando i presupposti per potersi affermare anche in futuro in un contesto di mercato diverso:
«Stiamo lavorando con grande impegno al nuovo posizionamento, senza però rinunciare ai nostri
valori fondamentali».

 

CEO Kurt Bobst: opportunità e nuovi settori di attività
La parola è poi passata al CEO Kurt Bobst che si è focalizzato sui punti principali dell’esercizio 2015 e sul diverso contesto di mercato. La forte svalutazione dell’energia idroelettrica è causata dalla ristrutturazione del settore energetico decisa coscientemente a livello politico; tra gli effetti indesiderati che ne derivano vi è anche il fatto che attualmente proprio le centrali fossili più
vetuste hanno un rendimento maggiore. Inoltre, ha aggiunto: «Crediamo nel futuro dell’energia
idroelettrica e continueremo a dare seguito ai progetti in questo settore, con il Progetto Chlus in
prima linea, sebbene attualmente una sua realizzazione sia impossibile, a meno di non poter
contare su un importante sostegno finanziario». In quest’ottica Repower punta sempre più sulla
produzione sovvenzionata; i lavori di ottimizzazione e di ristrutturazione delle centrali sono volti a
raggiungere questo obiettivo.
Il CEO Kurt Bobst ha però spiegato che le nuove condizioni creano anche opportunità, dando vita a
nuovi settori di attività. Repower mette a frutto le esperienze acquisite nei suoi settori tradizionali
e le combina con approcci nuovi e innovativi. In questo modo è già stato possibile realizzare alcuni
progetti ed espletare un numero crescente di incarichi per terzi. La strategia di partnership ha
continuato ad affermarsi sia in Svizzera che in Italia e rappresenterà anche in futuro un importante
pilastro per l’azienda.
Inoltre, durante l’esercizio 2015 si è assistito a una riduzione dei costi, favorita tra l’altro dalla
sospensione delle attività di trading a Praga e dall’abbandono delle attività di vendita, nel
segmento clienti finali, in Germania, nonché da una politica del personale prudente.
Kurt Bobst ha infine confermato le previsioni già presentate in occasione della pubblicazione del
bilancio 2015: «Nei prossimi anni recederemo gradualmente dai contratti a lungo termine e gli utili derivanti dai nuovi settori di attività cresceranno di anno in anno». Tuttavia, poiché a breve e a
medio termine non si intravede né una ripresa dei prezzi né un miglioramento del cambio
euro/franco, si prevede che il risultato operativo nel 2016 si attesterà sullo stesso livello del 2015.
Per concludere, Il CEO Kurt Bobst ha nuovamente posto l’accento sulle modifiche alla strategia in
corso per essere pronti ad affrontare le sfide del mercato «Vi garantisco che stiamo lavorando
intensamente a tutti i livelli per realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati».


Circa 260 partecipanti all’Assemblea generale
Alla 112a Assemblea generale a Landquart hanno partecipato 140 azionisti che, insieme al
rappresentante indipendente degli aventi diritto di voto, rappresentavano 2.579.632 delle
complessive 2.783.115 azioni Repower. Erano inoltre presenti circa 120 ospiti.

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