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Inferno Triathlon: il racconto e le foto
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SPORT
Inferno Triathlon: il racconto e le foto
Pubblicato il: 9/15/2016
            


 
 


Un articolo di Comunicato stampa
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Fin dalle prime ore del mattino (sveglia alle 4.00) si vivono nello stesso momento sensazioni di tensione ed eccitazione per l’avventura che sta incominciando e prende forma quell’affiatamento necessario ai quattro frazionisti per mantenere la giusta carica anche quando percorreranno da soli la propria frazione. Insieme accompagniamo Ric, il nostro nuotatore, in riva al lago di Thun dove prenderà con l’albeggiare il via. C’è corrente, contraria a giudicare dal vento, e così sarà per tutti i nuotatori che al castello di Oberhofen (562 m s.l.m) dopo 3.2 km usciranno dall’acqua con tempi superiori rispetto all’anno scorso e un po’ «ondeggianti e barcollanti».

Ric: «…dopo la gara dell'anno scorso, nonostante mi fossi preparato meglio e con allenamenti più regolari, sapevo cosa mi aspettava e forse per questo ero più nervoso. Guadagnato sgomitando un po’ lo spazio d’acqua necessario, ho nuotato bene cercando di approfittare anche di qualche scia e corsa finale con crampo per consegnare il testimone a Nicola! Posso ritenermi soddisfatto della prestazione».

Ottimo il testimone consegnato al ciclista su strada, Nicola, che in trepidante attesa parte di gran volata per affrontare fin da subito la salita verso Beatenberg a 1146 m s.l,m. quindi affrontare una discesa mozzafiato verso Interlaken e una cinquantina di km in pianura lungo i laghi fino a Meiringen per «chiudere» con la severa salita della Grosse Scheidegg con ca. 1400 metri di dislivello e pendenze fino al 17%.

Nicola pedalerà per circa 4 ore. Abbiamo tutto il tempo per una nuova colazione, recuperare Ric e guardare tutto il movimento di atleti che si susseguono in zona cambio. Pia, la nostra irrinunciabile supporter, calcola i tempi, organizza pause in auto, ci accompagna tutti a Grindelwald (942 m s.l.m.) dove Paola, MTBiker, aspetterà il cambio. Puntuale con il tempo immaginato, incitato nell’ultimo chilometro da Marco e Ric, arriva Nicola sfrecciando con un grido di gioia. Il primo commento a caldo: «Ho dato tutto, non ne avevo più».

Il cielo si fa sempre più nuvoloso e la pioggia – fino ad ora scongiurata – arriva copiosa, ma per fortuna per breve tempo. Questo è sufficiente per bagnare tutti i percorsi di qui in avanti, quindi anche la temibile discesa che Paola sarà costretta ad affrontare su fondo fangoso e scivoloso. Ci trasferiamo velocemente a Stechelberg, dove Paola ci raggiungerà scendendo dal Kleine Scheidegg. Complice anche un guasto tecnico alla catena nella salita, Paola raggiungerà la zona cambio con un po’ di ritardo rispetto a quanto immaginato, ma soddisfatta di aver terminato la sua prova ed aver potuto consegnare «indenne» il testimone a Marco, ultimo frazionista.

Marco è nei «cancelli» di partenza già da più di mezzora e, di indole già piuttosto nervosa, non vede l’ora di partire per tentare una possibile rimonta delle posizioni perdute a causa della sfortunata frazione di MTB.

Marco: «…mai così veloce a correre! …e trovare un amico a 2 km prima del traguardo che corre con te è la benzina con additivo!».

Con la funivia saliamo velocemente a Mürren per accoglierlo all’arrivo e calcoliamo il tempo che potrebbe impiegare. Non piove più e i nostri calcoli sono perfetti! Arriva lanciatissimo e accompagnato per gli ultimi 2 km da Nicola, che gli era sceso incontro. Tutti insieme, fra le ali di un pubblico sempre  presente a Mürren, corriamo festosi gli ultimi 100 m fino al traguardo! Ce l’abbiamo fatta!

Pia (supporter): «…Ce l’hanno fatta, eccome! Anche se accompagno solo, il fascino, l’atmosfera e la bellissima cornice dell’Oberland Bernese sono fantastici! Quest’anno mi sono fatta trovare all’arrivo di ogni atleta e davo il via a chi partiva. L’attesa degli atleti ad ogni arrivo mi ha messo in tensione e quando li ho visti arrivare, ho tirato il fiato e la tensione faceva spazio alla grande gioia! A parte un buon posizionamento nella classifica, per me è sempre importante che tutti gli atleti giungano l’arrivo sani e salvi. Comunque, la mia più grande sfida quest’anno era tenere a bada il corsista prima che partisse per la sua tappa. Essere ultimo a partire e dover pure attendere un po’ più del previsto ha fatto sì che, quasi quasi, dava fuori di matto…».

Ci chiedevano in giro per la valle della nostra avventura. Questo ci ha fatto naturalmente piacere e ci ha spinto a scrivere un reportage, ma ancora più vorremmo che questa curiosità si trasformasse in una concreta partecipazione per l'edizione 2017. Chi fosse veramente interessato ci può contattare, senza impegno. Poter iscrivere all'Inferno Triathlon 2017 oltre ad un quartetto una o più coppie ed anche un singolo renderebbe più «visibile» la Valposchiavo Sport Team, piccola squadra di valle, fra forti atleti di altri cantoni.

Su, allora, datti una spinta e vivi una nuova emozione!

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